Tentazioni rapite

venerdì, aprile 11, 2008

Incisioni puntasecca

lunedì, giugno 19, 2006

Goku incontra Arale

Scrissi quanto segue nel 2002, seguendo l'impeto di scrittura che la passione per le fanfictions mi aveva donato.
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Goku incontra Arale
(i personaggi sono sotto copyright di Akira Toriyama e Toei Animation)

Un bel giorno Goku sta passeggiando tranquillo, il Genio gli ha dato un giorno di libertà dagli allenamenti, il suo amico Crilin è andato a trovare dei vecchi amici e lui non sa proprio che fare. Giunge in un villaggio, molto allegro, con tanti bambini che correvano e degli adulti intenti nella compra-vendita nel mercatino della piazza. Goku gira e rigira per le strade, come suo solito ha molta fame e non ha neanche un soldo. Stanco si ferma in un giardino deserto a dondolarsi sull'altalena: nemmeno un bambino, sono tutti a pranzo.
"Ciriciao bimbo, come ti chiami? Io sono Arale e tu?" gli disse una bambina giunta in meno di un secondo. Ha degli occhioni grandi e dei lughi capelli al vento, è un po' goffa e bassina, molto simile a Goku.
"Ci..Ci-Ciao! Io... io sono Son Goku, ma chiamami Goku..." rispose incredulo Goku, come mai la bimba non è anch'essa a casa a mangiare?
"Hai fame? Io sto andando a casa, il mio fratellone sarà preoccupato, perchè non vieni con me? Ti offrirò un buon pranzetto!"
"Grazie, avevo giusto fame, una gran fame... cosa si mangia?"
"Ah... Non so... Quello che il mio fratellone trova di commestibile a buon prezzo e di facile preparazione!"
"Qualunque cosa sia... basta che mi fermi la fame!"
"Seguimi allora!" e sfreccia come un lampo sino ad una casetta immersa nel verde seguita da Goku che non le rimane indietro di nemmeno mezzo passo.
"Fratellone......... Ho portato un amico!"
"Bene Arale, fallo entrare! Non è che per caso è un'amica? Non sarà... la signorina Midori?" domanda l'uomo.
"No, è un amico, si chiama Goku!"
"Goku? Fallo entrare, forza, non essere scortese. Sei un compagno di scuola di Arale?"
"No, io sono Son Goku, allievo del Genio della Tartaruga di mare. Arale mi ha detto che potevo mangiare a casa sua. Se non le dispiace possiamo parlare dopo? Io non riesco a ragionare a stomaco vuoto!"
Si siedono a tavola e mangiano tutti insieme. Il pasto non è dei migliori... ma almeno adesso Goku riesce a reggersi in piedi. Goku spiega al professore cosa fa ogni giorno dal Genio, i duri allenamenti, vari episodi capitatigli... e appena arrivano Akane ed altri amici di Arale scappano fuori a giocare. Purtroppo Goku si annoia presto di giocare a nascondersi e a rincorrersi, non fanno per lui, lui ama la lotta!
"Io vado a casa, basta con questi giochi stupidi, a me piace combattere! Conosci qualche combattente valente???"
"Che cosa è un combattente valente?"
"Un lottatore bravo e forte, che ha vinto parecchi avversari. Vorrei tanto combattere!"
"Arale, perchè non combatti tu? Sei molto forte!" suggerisce Akane.
"Va bene, ma non so combattere. Devo fare come fanno in televisione?"
Spiegate delle semplici regole ai due avversari comincia il combattimento.
Goku sfodera la sua astutissima mossa della Moracinese e Arale va al tappeto. Ma si rialza subito imitando l'attacco che Goku le aveva fatto poco prima. Il bambino lo evita facilmente perchè lo conosce alla perfezione. Arale non si arrende, corre verso l'avversario e lo stende con un fortissimo pugno. Goku contrattacca con una serie di calci. Un salto altissimo, uno scontro aereo tra i due e di nuovo entrambi a terra. Allora ecco che Goku si rialza ed è convinto di dover usare la sua arma più potente: l'onda energetica. Ecco che Goku si prepara mentre Arale non capisce cosa egli voglia fare ed imita tutte le sue posizioni e le sue parole.
"Kaaa... Meee... Hameee... ... ... Ha!!"
Ecco due fasci di luce giganteschi aprirsi strada dalla mani dei due sfidanti e scontrarsi giusto a metà strada tra i due. Chi avrà la meglio? Goku non molla, non vuole perdere. Arale è convinta di potercela fare. Un'esplosione. Un enorme cratere. Due corpi neri e brucciacchiati distesi a terra immobili e senza forze. Ecco che gli altri amici escono dal loro nascondiglio e chiamano i due amici ormai privi di sensi.
"Araaaleee... Goookuuu..."
Nessuna reazione.
Ecco che arriva anche il professore Senbei.
"Ma che è successo qui? A che avete giocato? Comunque, Arale e Goku, venite che è pronta la cena. Muovetevi senno si raffredda!"
"Cena?!? Eccomi!!!" urlarono entrambi immediatamente e contemporaneamente arrivarono a casa per mangiare. Dopo aver mangiato ed essersi complimentato con la nuova amica delle sue capacità combattive, Goku chiama la sua nuvola, saluta gli amici e vola di nuovo a casa dal Genio che lo stava attendendo.

Fancy Lala

Scrissi quanto segue nel 2001, sulla scia della mia passione per le fanfictions.
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Oh, no! Ho perso Pea e Peo, come farò? E come se non bastasse l'autobus è già passato! Come tornerò dai nonni? Sicuramente si staranno preoccupando... Non arrendiamoci!
-Peo! Pea! Dove siete??-
-Cerchi questi tuoi pupazzi? Li hai persi prima!- mi dice un ragazzo avvicinandosi.
-Grazie!-
-Di niente Miha!-
-Mi conosci?-
-Come? Non dirmi che non ti ricordi di me!-
-Ahem...- la mia mente si ricordò del teppistello che tre anni fa non mi dava tregua ma col quale avevo passato momenti molto divertenti -Sato! Come sei cambiato! Ma sei veramente tu?-
-Certo che sono io! E chi altri?- mi rispose, poi continuò -Non dirmi che hai perso l'autobus!?! Dai, ti dò un passagio!-
-Grazie!-
Devo ammettere che in tre anni è cambiato. Non si è solo fatto molto più gentile, ma anche più carino. Chissà se ha già la ragazza... in fondo non mi meraviglierei... Ehi! Ma che vado a pensare? Che mi importa? Forse sta solo aspettando il momento giusto per rompermi le scatole come faceva tre anni fa. Si, è senz'altro così!
Lungo il viaggio mi spiegò che era passato molto tempo, che un po' gli è dispiaciuto non vedermi per parecchio e -ho pensato io- soprattutto non potermi fare dei brutti scherzi. Arrivata lo salutai e entrai in casa dai nonni.
-Ciao cara!-
Mi saltarono addosso e mi si appiccicarono per tutta la serata. Il piccolo incidente dei treni per fortuna si era risolto. Mangiai tantissimo perchè alla fine non avevo pranzato e mi addormentai.
La mattina arrivò presto, ma solo ora sto uscendo. Vado nel bosco a fare qualche giro.
I giorni passano così abbastanza velocemente. Mi vedo tutti i giorni con Sato, mi ha fatto vedere ogni angolo del piccolo paese e conoscere tutti i suoi amici. Per fortuna mi sbagliavo, è davvero cambiato. Appena i suoi amici provavano a prendermi in giro o volevano farmi degli scherzi mi difendeva e alle volte bisognava trattenerlo altrimenti avrebbe ucciso tutti. Sono anche andata a vedere una sua partita di calcio a scuola. E' bravissimo! Ha anche tante fan... Ho dovuto aspettarlo parecchio. Siamo stati praticamente gli ultimi ad andare via. Era buio ormai. Sato mi stava accompagnando. Prendemmo l'autobus. Arrivati alla fermata, scendemmo e Sato mi indicò la sua stella portafortuna.
-E tu ce l'hai la stella?- mi chiese
-La stella? Io ho i miei portafortuna: Peo e Pea. Non ho bisogno di altre-
-Allora scegline una, chiudi gli occhi e pensa ad un desiderio. Tieni gli occhi ben chiusi finchè non ti dirò di aprirli-
-Bene, lo farò... Ho scelto, quella laggiù che brilla più di tutte-
-Chiudi gli occhi, fai come ti ho detto...-
Chiusi gli occhi ed iniziai a pensare ad un desiderio. Ho deciso che questo desiderio riguarderà solo Miha, non Lala. Lala è un sogno, e poi ha già i suoi portafortuna... Miha ha tanto bisogno di una stella... Le piacerebbe tanto scoprirsi carina e simpatica, e perchè no anche una brava cantante che potrebbe benissimo seguire le orme di Fancy Lala... ma la cosa che desiderava di più era che un giorno qualcuno si accorgesse che lei era una ragazzina carina e simpatica... e che questo qualcuno le volesse molto bene.
Mentre era persa nel suo desiderio, Sato le disse qualcosa, le chiese se avesse espresso il desiderio, ma si raccomandò di tenere ancora gli occchi chiusi. Miha non capì bene quello che le disse, ma non ebbe tempo di fare domande, anche se in fondo non le interessava cosa avesse detto perchè... il suo desiderio si stava avverando?!? Sembrava proprio di sì. Le labbra di Sato si erano avvicinate alle sue e le avevano sfiorate dolcemente, poi si erano aperte in un bacio dolcissimo. Le braccia di Sato la circondavano sempre più stretto e lei rispose al bacio abbracciandolo a sua volta.
Come ogni momento magico, non potè durare in eterno, ormai dovevano tornare a casa e Miha l'indomani doveva partire per tornare in città.

Al chiaro di luna

Scrissi quanto segue nel 2001, sulla scia della mia passione perle fanfictions.
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CAPTAIN TSUBASA (by Yoichi Takahashi)
AL CHIARO DI LUNA (by Siem)

-Bella questa, la rivediamo?-
così diceva mentre guardava e riguardava quel video con gli amici... ed io da lontano guardavo lui... era cresciuto, eppure sembra ieri che giocava nella sua piccola squadra...
Un campione come lui, ce ne sono di pochi, ma a guardarlo così sembra che non abbia mai giocato... guarda e riguarda quei vecchi filmati di quella serata in cui sono fuggiti tutti insieme dai loro alberghi, il giorno prima dell'inizio del campionato dell'ultimo anno delle medie, e sono andati in periferia a giocare una partitella dove se ne sono viste di tutti i colori.
Era una notte calda con la luna piena, il campo era illuminato da quella chiara luce quasi fosse giorno pieno...


-Ah, finalmente siete arrivati! Quasi non vi aspettavo più! Ritardare di un quarto d'ora...-, così esordisce una vecchia conoscenza del calcio giapponese, Mark Lenders, mentre rimprovera i due gemelli.
-Vorrei vedere te, tiratello che non sei altro, ad arrivare fin qui senza dare nell'occhio dall'albergo più fuorimano di Tokyo... scendendo e salendo da più di 5 metrò!- gli rispose James più incavolato che mai.
-Basta borbottare o ve faccio mangià er pallone... allora 'sta partita a famo o no? che me devo vede' la fine de quel film che sta su TVTOKYO...- li interrompe Ed.
-Su, su... che vi piglia? Se state addorme nun se ne cava nulla, altrimenti vi lascio qui e mi vado a fare una passeggiatucola col mio amico pallone-
-NO, Atton, tu ti pianti qui e non fai nulla, capito? Non senza il mio permesso!- continua Mark incazzato nero.
-Ma che diamine ti si magnato stasera? Direi che ti hanno dato "Inkazzatume bollito"- scherza Price.
-Sentimi, gran figlio di papà che non sei altro! se non chiudi quella ciabatta e smetti di dire pantofolate ti piglio e ti appendo alla tua porta!-
-Provaci!-
-Io... io ti spiezzo-
-We! Che ve piglia? basta! Me scoccia de stavve a vede!- brontola Ed.
-Ragazzi, queste sono le formazioni, le abbiamo fatte io e Giulian- palrla di tutt'altro Bruce, uscito dal non sxi sa dove, probabilmente un uovo di pasqua che si trovava lì per caso.
SQUADRA A
1 PRICE
2 YUMA
3 LENDERS
4 ATTON
5 ROSS
SQUADRA B
1 WARNER
2 DERRICK
3 DERRICK
4 HARPER
5 CALLAGHAN
-Uhm... ma non sono un po' squilibrate?- chiede Callaghan
-Io con quel fesso non ci sto!- dice Lenders rivolgendosi ad Atton.
-Io con quel bastardo che tira calcioni tremendi al mio adorato pallone? ma siamo matti?- anche Holly è stupito.
-Basta, non si discute, un'altra volta ve le facevate da soli le squadre, ricordo che chi segna per primo vince- mette fine alle questioni Ross.
Fischio d'inizio.
Palla alla A, avanza Ross. Passaggio per Atton. Callaghan affronta. Abile finta di Atton con passaggio a Lenders. Lenders avanza palla al piede, supera Harper, poi Jason Derrick, poi James... solo, d'avanti a Ed Warner. -Non passerà!- il portiere si tuffa.
La palla schizza, ma Warner sicuro tenta di bloccare, ma la palla è più veloce di lui e... lo colpisce in faccia. Almeno ha parato.
La palla volteggia dritta fin sui piedi di Callaghan, che parte in contropiede.
Ross tenta di fermarlo, ma è il suo cuore che ferma lui stesso lasciandolo senza forze poco prima di raggiungere l'avversario. Lenders è ancora fermo, incredulo, accanto alla porta avversaria.
Yuma abbandona il suo posto difensivo e accorre incontro Callaghan che lo dribbla abilmente e poi serve Harper, che vola vicino l'area di rigore. I due gemelli si posizionano molto bene all'interno dell'area, sguarnita.
Arriva Atton.
Tenta di bloccare Harper. Harper sa di non poter avere la meglio sul suo capitano, quindi pensa ad uno stratagemma: -Oh, guarda! è arrivato anche Tom! è proprio lì dietro-
-Dove, dove?- Atton si gira e cerca il suo "golden partner", ma non lo vede.
Ormai Harper è già lontano. Cross al centro dell'area.
I gemelli di testa.
*SBAM*
Tremenda craniata dei due l'uno sull'altro.
Palla mancata.
Atton si riprende dallo scherzo e si avventa sulla palla.
-Ora o mai più, devo allontanare la palla dall'area!-
Prende palla, tira e...
-Ma che catz fai, scemo?- Benji salta e cerca di afferrare la palla.
Holly è in posizione, vuol fare quel tiro che gli aveva insegnato Roberto: colpisci la traversa, poi ti volti e prendi il pallone con tutta la tua forza. Però bisogna calcolare bene le distanze.
Vince la squadra B.
Autorete di Atton.


-Lo voglio rivedere ancora! è stata un'azione mozzafiato...peccato solo per quel piccolo errore di calcolo!- Holly riavvolse nuovamente il nastro e premette per l'ennesima volta "play".
Eh, sì, è proprio vero che certe cose non cambiano mai... quella volta penso proprio di aver sbagliato a portarmi dietro anche la telecamera...

*FINE*